95 Anni di Indipendenza Albanese - Roma 2007
Ambalbania.it

In occasione dei 95 anni dell'indipendenza albanese, grazie all'iniziativa dell'ambasciatore S. E. il dott. Llesh Kola in collaborazione con l'artista Alfred Milot Mirashi, l'ambasciata albanese a Roma diventa un piccolo museo. Tutti gli artisti hanno donato un'opera per l'evento indimenticabile. La mostra collettiva organizzata in onore dell'indipendenza degli abitanti del paese delle aquile è ospitata nella sede dell’Ambasciata d’Albania, dove si inaugurerà il 26 novembre 2007, alle ore 16:00 in presenza della S.E. ambasciatore albanese dott. Llesh Kola e per gli invitati la festa continuerà in uno degli alberghi romani più lussuosi il Grand Hotel Parco dei Principi, Roma. In questa mostra espongono artisti albanesi, che hanno studiato nelle accademie albanesi ed italiane e che espongono in Italia ed in Europa. Onorerano questo evento la partecipazione degli artisti stranieri che vivono in Italia, professori delle accademie dove si sono formati gli artisti albanese e loro colleghi dimostrando così con la loro partecipazione l’amore verso l’Albania, la sua arte e la sua Storia. Sono bastate alcune chiamate agli amici del pittore Alfred Mirashi Milot che tutti hanno risposto immediatamente. Anche il prof. Massimo Guastella, docente di storia d'arte all'Università di Lecce ha invitato i suoi amici artisti ben contenti di partecipare a quest'importante evento. Il dott. Llesh Kola, rappresentante albanese in Italia, ha messo a disposizione tutto lo staff dell' ambasciata di Roma. Ogni artista si esprime con qualsiasi forma esponendo dipinti, fotografie, sculture, incisioni ecc. Molti artisti albanesi sono studenti nelle accademie italiane o hanno studiato a Firenze, Milano, Roma, oppure vengono dall'Accademia di Tirana. Tutti espongono in Italia e in Europa. Gli studenti Albien Alushaj, Arber Elezi e Dhimitraq Kote, studiano a Firenze all'Accademia di belle arti e vivono in questa città piena di musei e artisti. L'ambasciatore Llesh Kola li ha voluti personalmente alla mostra per infondergli coraggio, visto che studiano facendo sacrifici per un domani d'artista. Alkan Nallbani ,artista molto biografico nei sui ricordi e dice: Da quel tempo deriva anche il mio forte legame con temi della vita albanese, ma i protagonisti sono anonimi; chiunque piò immedesimarsi in quelle figure umane che interagiscono con il paesaggio che li circonda. La mia pittura è di suggestioni neoespressioniste cromatiche, la scelta dei colori è energica, di tonalità accese e luminose .Il mio lavoro "La madre" e stato spinto in un momento storico nella vita albanese. Nel 1998, tante famiglie kossovare sono state deportate. Ho cercato di fermare il loro ultimo abbraccio-bacio alla Madre -Terra, prima che partivano per il lungo viaggio. In questo lavoro cerco di esprimere la forte reazione che crea un evento molto negativo come la guerra, nella vita della gente. Alfred Kedhi vive unicamente per l'arte, cammina con un blocco di schizzi sotto il braccio e disegna sempre, in metrò, in treno con le sue idee innovative e coraggiose. Everest Tikvina artista che vive e lavora a Firenze, finiti gli studi in scultura presso l'accademia di Firenze, da diversi anni ha realizzato sculture monumentali in numerosi comuni d'Italia. "Il suo scopo non è di insegnare la verità, ma di porre domande: domande sul dolore degli altri." Il giovane artista Parlind Prelashi dipinge, fa video art e fotografia. In occasione della sua ultima mostra a Brindisi ha presentato un video di 12 minuti. Si racconta la storia di una famiglia del nord dell'Albania, dove il protagonista sposa la sorella creando emozioni forti e non controllate. Nella foto che espone a Roma presenta uno scatto in bianco nero di un momento forte e sensibile. Armando Xhomo vive a Firenze da tanti anni. Se si entra suo studio dappertutto ci sono quadri e schizzi, acquarelli, disegni e oli. Lui spiega con cura i passaggi della sua ricerca. Gli ultimi lavori trattano il tema del paesaggio urbano condotto con libertà. Le linee sono dipinte con personale gestualità. Lo scultore Helidon Xhixha di Durazzo lavora soprattutto a Milano, a Dubai, a New York ed ha esposto in molti luoghi. Ad esempio il suo cavallo imbizzarrito è esposto davanti alla sede della Ferrari a Maranello. Quanto s'incontra parla delle sue opere di cui l'ultima alta 15 metri deve essere sistemata a New York vicino alle Torri Gemelle. L'ultima mostra a Venezia presso la Young Artists Foundation è stata presentata dal prof. Andrea B. Del Guercio. Anche il fratello Ilirian e la sua moglie Ilira appartengono ad una famiglia di artisti ed hanno studiato presso l'Accademia di Brera a Milano. Ora vivono a Novara. Albana Temali che vive e lavora a Bologna, per questa mostra porta "l'Autunno", dove con colori vivaci ha dipinto i paesaggi toscani. Inoltre da anni si impegna nella promozione degli artisti albanesi tramite internet e come corrispondente in Italia per la stampa albanese. Vladimir Llakaj, docente all'Accademia di Tirana, diplomato a Bologna ed a Roma, espone un paesaggio della città di Berat, vecchia di 2300 anni, unica al mondo con un'architettura, immortalata da veloci pennellate. Xhovalin Delia regista e pittore afferma: L’uomo, come creatura, e creatore, come insieme, in relazione con se stesso, e con ciò che lo circonda, come unità dipendente di influenza reciproca con líIntero, oltre il "Bene" e il "Male"; composto dalla materia, la mente, l'energia, l'assurdo, la ragione, e la pazzia;-come creatura ambientato nell’ordine universale secondo il suo tempo, -come creatore di un altro universo virtuale parallelo con il tempo e lo spazio da lui codificato, in armonia e conflitto fra loro. Nel questo “Vuoto”, che separa ed unisce questi due universi (reale & virtuale) cammina, nuota e vola la mia materia, mente e l’energia, trasformata in un codice artistico tendenzialmente verso la “verità” (come nozione relativo). Zafina Vasa con una pittura densa e voluttuosa dove il colore gioca il tutto per tutto delinea in modo libero il paesaggio interiore. Mark Gera, figlio d'arte, proveniente da Scutari ma che vive a Torino dipinge in modo originale e controllato e con creatività, tanto nei colori quanto nelle composizioni figurative o astratte. Ferdinand Bjanku, figlio d'arte ultimamente impegnato nel campo della fotografia anche come fotoreporter per la media albanese, porta in questa mostra una delle sue ultime fotografie realizzate nella sua citta' natale Scutari intitolata "La campana del Catedrale di Scutari" evocando la libertà religiosa in Albania arrivata dopo il regime dittatoriale. Alfred Mirashi Milot oltre ad organizzare la mostra partecipa con un quadro-dittico rosso intitolato Angolo Mediterraneo dove sulla tela ci sono le chiavi dipinte dal significato simbolico invitante il mondo d'oggi ad aprirsi e vivere in pace senza paura delle diversità e del confronto. Dopo il recente riconoscimento a Milano ricevuto nel premio "Profilo arte 2007" è uscito il catalogo Rizzoli novità 13x17 a cura di Philippe Daverio e Jean Blanchaert "100 artisti per un'indagine sull'arte in Italia" dove è presente. Le prossime mostre saranno a San Pietroburgo, Madrid e New York. Qualche anno fa un'importante mostra personale intitolata "Le veneri di Milot" si è tenuta al Maschio Angioino di Napoli curata dai critici Francesco Poli e Eduardo Cicelyn Il maestro Uccio Biondi, artista di fama a causa delle sue mostre personali in gallerie e musei è stato il primo ad aderire alla mostra romana. Nelle sue opere il primo passaggio è di natura grafica ed il disegno della modella À riportato rigorosamente. Il colore dominante è il rosso, che assume un significato simbolico, quasi indicasse la ricerca di una nuova democrazia. Il rosso À la cifra visiva di un rinnovato risveglio. Il ritratto-volto emerge tra grafia e pigmento, "virtuale e cinematografico", in una sorta di visionaria pittura neo-pop-post-informale. - Il fotografo modenese Gianni Volpi realizza degli scatti sia nei ritratti di personaggi famosi che nei paesaggi urbani o meglio nell'ultimo lavoro sul Mediterraneo, in cui ci sono foto di ulivi secolari fotografati in Puglia. Prossimamente andrà in Albania a fotografare là gli ulivi. Il suo lavoro esposto s'intitola "La venere del tortellino", Modena ed è datato 1996. L'autore dice: "Una leggenda molto cara alle genti del mio territorio narra che un certo oste concepoe il tortellino guardando attraverso il buco della serratura. Oltre la porta stava Venere nuda e comprese che l'ombelico della dea sarebbe stata la forma adatta". In tale immagine convivono l'irrisione e gusto per la bellezza. - Ali Nassereddine, libanese, dipinge con limpidi colori mediterranei. Questa ricorda il suo paese i giochi infantili dipinti con cura e graffiti con poesia. - Enza Santoro ha realizzato la sua opera in cui vuole dibattere su temi come l'identità, l'apparenza, il pudore e lo sguardo. La sua esperienza più recente trae origine dalla riflessione sulle situazioni periferiche al sistema dell'arte, esprimendosi ironicamente nell'alter ego Misha Barth. La pittura e la fotografia diventano installazione, relazione, performance. - Cammillo Sassano artista-designer e fotografo, che vive e lavora in America, partecipa †con una foto in bianco nero, intitolata Giochi pericolosi, uno scatto fragile e misterioso. - Anna Borghi afferma: "Sono sempre più convinta della necessità di un confronto determinante e attivo nel mondo dell'arte. Confronto con i maestri antichi, con le cose, ma soprattutto con la nostra contemporaneità e quindi con gli uomini che camminano e percorrono la storia insieme con noi. Per farlo, l'unico mezzo che abbiamo, o quello a noi più consono, è quello artistico, che contiene in sè molte istanze dal segno grafico, alla pittura, fino ad arrivare alle azioni. Il grande pittore Julius Bissier parlava della "capacità di amare" che deve necessariamente sottendere il fare artistico e che rimanda alla contemplazione e all'immersione. E' in quest'ottica che il mezzo artistico non rimane fine a se stesso. Tramite la ricerca dell'altro, tramite il confronto critico con la società e con la realtà che ci circonda, possiamo arrivare ad un segno grafico capace di decodificare la nostra contemporaneità". - Le visioni metropolitane di Francesco Lombardo arricchiscono ulteriormente l'immaginario urbano della pittura italiana. Egli interpreta strade, palazzi e complessi residenziali abbinando una sana presa d'atto del senso precario e dinamico della contemporaneità ad un raro e sereno calore lirico. La metropoli, simbolo vivente di una realtà sempre in crescita À il tema principale della sua pittura. - Massimo Orsini lavora da sempre sui linguaggi estremi dell'arte, impostando la ricerca tra luce e monocromia. Tra l'altro afferma: "Creo oggetti, immagini, scritture per riformulare ambientazioni che hanno lo scopo di concentrare uno spazio interiore in uno spazio visibile". - Davide Corona selezionato a partecipare alla mostra "Profilo arte 2007" partecipa con un quadro appartenente alla sua ultima ricerca che studia la storia dell'arte in modo giocoso e ironico. - Francesca Speranza afferma:La causa che mi ha portato alla costruzione di questa immagine si è manifestata molto spontaneamente. Legata al territorio, alla ricerca di location con caratteristiche dominanti ho scelto di circoscrivere un grande profilo in ferro in un albero di fico, attraverso il quale esso viene inquadrato. Metafora forse della visione di un quotidiano apparentemente normale che svela forti contraddizioni. Un'immagine surreale proposta con una precisa composizione. Un varco, un pensiero di speranza o solo una mia visione in un determinato momento - Tiziana Vanetti alterna interni ed esterni in una pittura ispirata dallo scatto fotografico. I suoi sono gruppi familiari seduti e rilassati con le gambe accavallate e le braccia appoggiate sotto il mento che posano di fronte all'obiettivo, in attesa che l'arte fissi in modo indelebile la memoria di un momento. Affidandosi ad una †pennellata veloce e fluida, slabbrata e gocciolante, l'artista mostra le masse senza insistere sui particolari, mantenendo il senso di una tensione psicologica, nonostante la superficialit. della circostanza descritta. - Guido Crainz L'opera "Anemia" (Fine di una storia), riprende gli elementi dal corpo, collocate minu tamente in modo originale, oltre a contenere dei elementi mistici in ambito simbolico e cromatico, qui rappresentato dall'immagine in una vocazione sacra, dove l'interprete chiede aiuto ai dati iconografici, biografici e cosoe via. Il tutto viene costruito con grande raffinatezza e con elaborazioni di alto livello tecnico. - Ghazi Kanani artista iracheno con il quadro intitolato "La porta, olio su tela dice tutto della sua vita curiosa e come tenta di trovare il lato sorprendente in tutte le cose. - Khalil Lafta gioca e pare che l'idea da lui utilizzata provenga da un film hollywoodiano di fantascienza. - Allal Khelfaloui con Sogno dipinge il suo paese, l'Algeria, con colori azzurri e rossi ed il bianco come sfondo che ricordano il paesaggio della sua memoria. - Cosimo Epicoco dipinge suonando a modo suo l'allarme. In una società liquefatta, i margini cedono alla forza impulsiva e frenetica dell'apparire snaturando la personalità, creando un'immagine disumanizzata. Ci si accorge che si è arrivati al fondo dell'umanità. L'uomo non ascolta l'uomo in un mutismo sfrenato, corrotto" dalle logiche consumistiche. Melodie non se ne sentono più costretti ai silenzi delle sirene in un Mediterraneo sempre più rosso. - Alessandro Buccoliero dipinge tutta Firenze con i suoi simboli in modo pop art con i colori molto forti e divisi e creano una armonia surreale - Amed Sharef e registra la sua vita quando giocava con preziosi animali domestici anche se i dipinti recano forme artistiche astratte. - Marco Gianinni con il suo dipinto un nudo molto romantico, con una posa molto classica, ma dipinto con una tecnica molto personale. - Mario Oliva artista fotografo, il suo scatto in bianco nero a Roma un "barbone" mentre dorme fa vedere una capacità artistica nella inquadratura molto personale e poetica. - Michele Stanzione fotografo campano, propone tra i suoi scatti la fotografia intitolata temptation che mette in evidenzia la tentazione della donna verso il frutto proibito. La scelta del bianco e nero è data dalla convinzione dell' artista che la fotografia acquisti una dimensione che va oltre il semplice stampato. La profondità e i contrasti proiettano lo spettatore al suo interno. - Germano Baglioni con le sue pennellate profonde fa uscire fuori la sua anima d'artista che non si ferma mai dove la sua felicit. e solo dipingere. - Riccardo Cappelletti artista fiorentino porta nella mostra un paesaggio toscano pieno di poesia, dove i cipressi escono dappertutto e creano una armonia monumentale.


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